Ciao e benvenute e benvenuti alla nuova puntata di italianodavivere, io sono Francesco e oggi grazie a Margot vi presento: La Leggenda dell’Anatra d’Oro di Varsavia
Tanto tempo fa, nei sotterranei del Palazzo della famiglia Ostrogskich chiedo scusa per la pronuncia(dove oggi si trova il Museo Chopin) a Varsavia, si diceva che vivesse una principessa trasformata da un incantesimo in un’anatra d’oro. La leggenda narrava che chiunque fosse riuscito a trovarla sarebbe diventato incredibilmente ricco.
Molti avventurieri, accecati dalla brama di ricchezza, cercarono di trovarla, ma nessuno ci riuscì. La storia dell’Anatra d’Oro giunse un giorno alle orecchie di un giovane e povero calzolaio di nome Lutek. Egli, non avendo nulla da perdere e sperando in un futuro migliore, decise di tentare la fortuna.
In una notte di mezza estate, Lutek si avventurò nelle oscure e umide segrete del castello. Dopo aver vagato a lungo, perse quasi ogni speranza di trovare qualcosa, finché non si ritrovò in una grande camera con una volta alta e decorata d’oro. Lì, su un lago scintillante, nuotava la magnifica Anatra d’Oro.
L’Anatra gli parlò, promettendogli immensa ricchezza: cento ducati d’oro in una borsa. Ma pose una condizione severissima: Lutek avrebbe dovuto spendere tutti i ducati in un solo giorno e non avrebbe potuto condividere nemmeno un ducato con nessun altro. Se avesse rispettato queste condizioni, sarebbe diventato un uomo ricchissimo; in caso contrario, sarebbe rimasto povero per sempre e avrebbe perso tutto ciò che aveva comprato.
Lutek, euforico, prese la borsa e corse fuori dal castello. Varsavia si stava svegliando e lui iniziò a comprare tutto ciò che aveva sempre desiderato: abiti lussuosi, cibo squisito, gioielli e si diede ai piaceri della vita. Ma il tempo passava, e si rese conto che spendere così tanti soldi solo per sé stesso era più difficile del previsto. La borsa era ancora pesante.
Verso sera, con la borsa ancora piena, Lutek vide un vecchio soldato mendicante seduto per strada, sporco e affamato e senza una gamba. Il suo cuore si intenerì alla vista della miseria dell’uomo. Senza pensarci due volte, Lutek tirò fuori una manciata di ducati e li diede al soldato.
Nell’istante in cui i ducati passarono di mano, ci fu un lampo di luce e l’Anatra d’Oro apparve davanti a lui. “Non hai mantenuto la tua promessa!” disse con voce severa. In un attimo, tutto ciò che Lutek aveva comprato svanì. Si ritrovò vestito di stracci, con le tasche vuote, proprio come prima.
Il vecchio soldato, che in realtà era un saggio camuffato, disse a Lutek: “Non sono le ricchezze, né i ducati che rendono felici. Solo il lavoro onesto, la salute e un cuore buono.”
Lutek, pur deluso, capì la lezione. Da quel giorno, lavorò diligentemente come calzolaio, divenne un maestro nel suo mestiere, si sposò e visse una vita onesta e felice. Non cercò mai più l’Anatra d’Oro, avendo compreso che la vera ricchezza risiede nella laboriosità e nella generosità.
Grazie per avermi ascoltato, ringrazio in modo particolare Margot per l’idea. Se volete raccontarmi le leggende dei vostri paesi mi farebbe piacere creare nuovi podcast. Come sempre troverete la trascrizione sul sito italianodavivere.com. Alla prossima puntata. Ciao
