Come ci si comporta nei negozi (A1)

Quando entri in un negozio, è importante salutare. Di solito, è il personale che saluta per primo, ma anche noi possiamo farlo. Un saluto è un gesto gentile.

Se piove e vai a fare shopping, lascia l’ombrello all’ingresso. Molti negozi offrono sacchetti di plastica per riporre l’ombrello bagnato.

Quando cerchi qualcosa, è meglio dire cosa vuoi. Puoi chiedere: “Ho bisogno di una camicia rossa, cosa avete?” oppure dire: “Voglio solo dare un’occhiata, grazie!” Questo dipende dal tipo di negozio.

Se trovi qualcosa che ti piace, chiedi aiuto al personale per provare i vestiti. Non cercare di farlo da solo, per non rovinare gli altri capi.

Se danneggi un vestito mentre provi, è importante dirlo al personale. Non ignorare il problema. Fai attenzione con il trucco, perché prodotti come il fondotinta possono macchiare.

Quando fai shopping, indossa vestiti facili da togliere e mettere, così non crei lunghe code nei camerini.

Se hai borse grandi, chiedi se puoi lasciarle in un posto sicuro. Quando parli con il personale, usa sempre il “lei”, a meno che non sia un negozio informale.

Se vuoi fare una foto di un vestito, chiedi prima il permesso, soprattutto in un piccolo negozio. Non mangiare o bere mentre sei dentro il negozio.

È scortese parlare al telefono mentre sei in negozio. Se ricevi una chiamata, è meglio allontanarsi per parlare.

In estate, evita di provare vestiti se sei sudato, per rispetto verso gli altri. Tratta sempre il personale con rispetto e non avere paura di chiedere informazioni.

Non provare vestiti al di fuori dei camerini e non occupare troppo tempo nei camerini. Chiedi sconti solo se c’è una ragione valida, come un difetto. Ricorda che in molti negozi, il personale alla cassa non può decidere sugli sconti.

Comportamento al Ristorante il vecchio galateo – (A1/A2)

Quando andiamo al ristorante, è importante sapere come comportarsi. Qui ci sono alcune regole semplici da seguire.

Arrivo al ristorante

  • Se la porta è chiusa, chi invita entra per primo e aspetta gli altri.
  • Se la porta è aperta, chi invita fa passare gli ospiti per primi.
  • Chi invita dovrebbe arrivare prima per accogliere gli ospiti.

A tavola

  • La persona che invita parla con il cameriere per il tavolo.
  • Il cameriere accompagna le donne al tavolo. Gli uomini aspettano in piedi finché tutte le donne sono sedute.
  • La donna siede nel posto migliore. L’uomo o il cameriere devono spostare la sedia per farla sedere.

Saluti e conversazioni

  • Se vedi qualcuno a un altro tavolo, saluta con un cenno. Non alzare la voce.
  • Quando ti siedi, metti il tovagliolo sulle gambe. Non prendere il pane subito.
  • Se ci sono pochi invitati, chi invita chiede prima alle donne cosa vogliono mangiare.

Parlando con il cameriere

  • Se non conosci un piatto, chiedi al cameriere senza fare facce strane.
  • Non richiamare il cameriere con gesti e non dargli del tu. Trattalo con rispetto.

Uso del cellulare

  • Il cellulare deve essere in modalità silenziosa.
  • Non usarlo mentre mangi. Se devi rispondere, allontanati.

Il conto

  • Se qualcuno invita, di solito paga il conto. Se sei con amici, si può dividere il conto in parti uguali.
  • Non discutere su chi paga e non controllare il conto troppo attentamente.

La mancia

  • La mancia è un modo per dire “grazie” per un buon servizio. Se paghi con carta, lascia la mancia in contanti.

Il galateo del vino (A2/B1)

Quando si versa il vino, ci sono alcune regole di galateo da seguire. Se stai per stappare una bottiglia di vino per i tuoi amici, leggi questi semplici consigli. Le buone maniere sono importanti anche quando si parla di vino.

Regole di galateo del vino

1. Aprire la Bottiglia: quando apri una bottiglia, tienila ferma sul tavolo e fai in modo che l’etichetta sia rivolta verso gli ospiti. Cerca di essere elegante e silenzioso. Non è bello fare rumore mentre stappi il vino.

2. Come Tenere il Calice: tieni il bicchiere dalla base con il pollice e l’indice. Questo evita di lasciare impronte e non scalda il vino con le mani. È anche più elegante.

3. Annusa e Assapora:  prima di bere, annusa il vino per qualche secondo e poi gusta un sorso.

4. Bevi dal Lato Giusto: ricorda di bere sempre dallo stesso lato del bicchiere per non lasciare impronte.

5. Non Rovesciare la Bottiglia Vuota: non mettere mai una bottiglia di vino vuota nel cestino del ghiaccio. È da maleducati.

Cortesie per gli ospiti

– Se ricevi una bottiglia di vino in regalo, aprila subito. Non importa se hai già altre bottiglie aperte.

– Versa sempre il vino agli altri prima di te stesso. Servi prima le donne e poi gli uomini, dando la precedenza a chi è importante.

– Se qualcuno è assente quando servi il vino, aspetta il suo ritorno per versargli da bere.

– Durante un brindisi, non dire “cin cin”. Alza solo il bicchiere e guarda negli occhi gli altri.

Come servire il vino

– Porta le bottiglie con cura e usa un cavatappi professionale. Un frangino di stoffa è utile per asciugare eventuali gocce.

– Presenta la bottiglia a sinistra della persona e parla brevemente del vino: il nome, la zona di produzione e l’annata.

– Servi il vino dalla destra, mostrando l’etichetta.

Aprire una bottiglia di vino

– Per lo Spumante: rimuovi la capsula e la gabbietta. Tieni la bottiglia con una mano e il tappo con l’altra. Ruota la bottiglia, non il tappo, per evitare che esploda.

– Per il Vino Fermo: incidi la capsula e rimuovila. Usa il cavatappi per estrarre il tappo con delicatezza.

Quanto vino versare nel bicchiere

Non riempire mai completamente il bicchiere. Ecco le quantità consigliate:

– Vini giovani: 1/2 o 2/3 del bicchiere.

– Vini medi: 1/4 o 1/3.

– Vini strutturati: 1/6 o 1/7.

– Vini spumanti: 4/5 in un flute.

Quale bicchiere usare per il vino

– Vini Bianchi: flute per spumanti, tulipano per vini giovani, renano per vini strutturati.

– Vini Rossi: ballon per vini di media struttura, borgogna per vini strutturati, gran ballon per vini molto strutturati.

– Vini Passiti: coppa per vini spumanti dolci, tulipano piccolo per vini passiti.

Curiosità sulla coppa

La coppa è un bicchiere ampio e poco profondo, usato per champagne e spumanti dolci. Questo bicchiere permette alle bollicine di salire in superficie.

La pizza (B1)

Come si mangia la pizza?

In generale, in Italia si mangia la pizza con forchetta e coltello, sia in situazioni formali che informali. L’unica eccezione è la pizza al taglio, che si può mangiare con le mani.

Cosa fare e cosa non fare

  • Scegli con attenzione: quando leggi il menù, non scegliere sempre la stessa pizza. Prova le specialità della casa o le pizze con ingredienti tipici del posto.
  • Non cambiare troppo la pizza: le pizze sono state create dai pizzaioli con cura. Non aggiungere troppi ingredienti, perché potresti cambiare il sapore originale.
  • Inizia subito a mangiare: se sei a tavola con altre persone, inizia a mangiare la pizza appena arriva. Aspettare troppo potrebbe raffreddarla.
  • Non guardare la pizza degli altri: non fissare la pizza degli altri mentre mangiano, perché potrebbero sentirsi a disagio.
  • Rispetta le scelte degli altri: se qualcuno non vuole la pizza, non farlo sentire strano. Ognuno è libero di mangiare ciò che preferisce.
  • Prova il vino con la pizza: non bere solo birra con la pizza. Anche un buon vino può essere un ottimo accompagnamento.
  • Non condividere la pizza a spicchi: se vuoi assaggiare diversi tipi di pizza, ordina una pizza al metro o un tagliere misto.
  • Usa le posate (tranne che per la pizza al taglio): se non sei sicuro di come mangiare la pizza con le mani, usa sempre forchetta e coltello.
  • Non lasciare troppo cibo nel piatto: cerca di non lasciare avanzi di pizza, soprattutto la crosta.

Un po’ di storia della pizza

La pizza ha una storia molto antica. Già nel VI secolo a.C., in Persia, si mangiava una focaccia con formaggio e datteri. Anche nell’antica Grecia e a Roma esistevano cibi simili alla pizza.

La pizza come la conosciamo oggi è nata a Napoli nel XVI secolo. All’inizio era un cibo povero, ma poi è diventata famosa in tutto il mondo. La pizza Margherita, con pomodoro, mozzarella e basilico, è nata nel 1889 in onore della regina Margherita di Savoia.

La parola “pizza” potrebbe venire dal latino “pinsa” (schiacciare) o dal greco “pita” (focaccia).